BONUS VERDE 2020: la detrazione per la sistemazione dei giardini e delle aree private


Il bonus verde 2020, come si ottiene la detrazione delle spese per la sistemazione dei giardini e delle coperture a verde?

PANORAMICA

Oggi tratto della più piccina delle agevolazioni fiscali connesse ai lavori sulla casa, il bonus verde.

Come già saprai e se non lo sai te lo dico io adesso, è stato prorogato per tutto il 2020.

Si tratta di una detrazione delle spese per la sistemazione delle aree a verde degli edifici esistenti.

Delle agevolazioni sugli immobili di cui parlo in questo sito, sicuramente questa è quella meno “tecnica” di tutte.
Se la maggior parte degli interventi di ristrutturazione ha bisogno di una forte componente tecnica, quindi di avvalersi di un Geometra, di un Architetto, di un Ingegnere che segue i lavori, questo bonus risulta quasi accessorio agli altri.

Il bonus verde insieme al bonus mobili, sono quelli con maggior semplicità di accesso.

PER APPROFONDIRE: “BONUS MOBILI 2020: cosa comprende e come ottenere la detrazione

Vero è che anche per la sistemazione dei giardini è possibile avvalersi di un tecnico, di un professionista, che progetti la piantumazione, l’irrigazione, e tutto quello che concerne i lavori che si possono fare.

Resta comunque uno dei più semplici a cui accedere, non per questo però meno importante, stiamo sempre parlando di un risparmio di denaro.

Ti ricordo sempre che con le detrazioni non si parla mai di rimborsi, ma solo di detrazioni sull’IRPEF, quindi bisogna avere capienza per poter usufruire delle agevolazioni.

Come solitamente faccio suddividerò l’articolo in diversi capitoli:

-chi può usufruire del bonus;
-quanto si può detrarre;
-gli interventi ammessi;
-gli adempimenti da rispettare.

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1) CHI PUO’ USUFRUIRE DEL BONUS

Torniamo al bonus verde e vediamo prima di tutto chi può accedere alla detrazione.

Il soggetto o i soggetti sono gli stessi che abbiamo già visto per le altre detrazioni.
Quelli che ho elencato molte volte negli articoli precedenti, dove parlo delle agevolazioni connesse ai lavori edili.

Puoi detrarre se sei proprietario, nudo proprietario, usufruttuario, insomma se hai un titolo idoneo sull’immobile al momento dei lavori.

Ma anche se soltanto detieni l’immobile, cioè hai un contratto di locazione per esempio, o di comodato, o se sei un familiare convivente del possessore.

In tutti questi casi puoi accedere al bonus, purché tu abbia effettivamente sostenuto le spese per la sistemazione dell’area a verde.

Ricordati che nel caso di locazione, comodato e familiare convivente ci sono delle dichiarazioni necessarie per la detrazione, sono tra i modelli che ti accennavo prima elencati nella Home.

Stesso discorso per i giardini e le aree comuni condominiali, dovrai essere in possesso di un titolo idoneo sull’immobile e detrarrai in base alla quota con cui hai partecipato alle spese.

2) QUANTO SI PUO’ DETRARRE

La detrazione è valida fino al 31 dicembre 2020, salvo proroghe, ed è pari al 36% delle spese sostenute.

Il tetto massimo sul quale calcolare la percentuale è 5.000 euro per ogni unità immobiliare ad uso abitativo.

La cifra è detraibile in dieci anni, dieci quote annuali di pari importo.

Quindi la somma massima che puoi detrarre è 1.800 euro, cioè il 36% di 5.000 euro, che sarà suddivisa in dieci quote da 180 euro.

3) GLI INTERVENTI AMMESSI

Gli interventi ammessi sono quelli sulle aree private degli edifici esistenti ad uso abitativo e sono i seguenti:

-la sistemazione delle aree scoperte, delle aree a verde con piantumazione di essenze arboree e vegetali (sempre nel rispetto e questo lo aggiungo io, delle distanze minime dal confine come da codice civile);
-la realizzazione di impianti di irrigazione;
-la realizzazione di pozzi;
-la realizzazione di coperture a verde;
-la realizzazione di giardini pensili.

Sono comprese anche le eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse agli interventi e come ti ho già accennato sono valide anche quelle sulle parti comuni degli edifici condominiali.

4) GLI ADEMPIMENTI DA RISPETTARE

Per poter detrarre le spese ci sono poche e semplici regole che devi rispettare.

Devi effettuare prima di tutto i pagamenti con strumenti tracciabili, quindi con bonifico, carte di credito, bancomat.

Non è necessario utilizzare il bonifico parlante, come per le altre detrazioni.

PER APPROFONDIRE: “CAUSALE BONIFICO RISTRUTTURAZIONE: come fare il bonifico parlante

Per la causale del bonifico non c’è una regola standard.
Il mio consiglio è di scrivere il più chiaramente possibile l’oggetto del pagamento, per quale immobile si sta effettuando la spesa, quindi i dati catastali e il numero di fattura di riferimento.

L’altro adempimento è ovviamente quello di inserire i dati all’interno della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello in cui si è sostenuto la spesa. (Fatti aiutare da un commercialista o da chi si occupa di dichiarazioni dei redditi per questo).

Solo nel caso di un intervento sulle parti comuni di un edificio condominiale, su un’area comune di un condominio, l’accortezza è di aver versato la propria quota prima, della dichiarazione dei redditi.

A presto.

grazie

Danilo Torresi

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