Ricostruzione post sisma 2016: cessione credito e più imprese per superare le difficoltà


Scopri l’ultimo aggiornamento sulla ricostruzione post sisma 2016 nel Centro Italia, con particolare focus sui problemi legati alla cessione del credito e al superbonus. Leggi l’articolo per saperne di più sull’incontro tra il commissario straordinario per la ricostruzione e l’ANCE, e su come trovare soluzioni efficaci per superare le difficoltà nella ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia.


Il 24 gennaio si è svolta un’audizione dell’ANCE in videoconferenza presso la Commissione Ambiente e Lavori pubblici del Senato. L’argomento trattato è stato il disegno di legge di conversione del DL 3/2023, che introduce interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile (DDL 462/S).

Il coordinatore Ance dell’Area sisma, Carlo Resparambia, ha spiegato che il testo prevede una serie di articoli volti a garantire la continuità, la tempestività, la semplificazione e l’efficacia dell’attività mirata alla ricostruzione nelle zone dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici verificatisi negli anni 2009 e 2016. In particolare, il Capo I introduce misure urgenti per gli eventi sismici verificatisi nella Regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a far data dal 24 agosto 2016.

Il coordinatore ha poi evidenziato alcuni dati sull’attuale stato della ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia. La stima complessiva dei danni prodotti dal sisma 2016 al patrimonio pubblico e privato del Centro Italia colpito è pari a 26,5 miliardi di euro. A 7 anni solari dal sisma, la ricostruzione (ossia la somma della ricostruzione pubblica e di quella privata) ha raggiunto solo il 12% della stima complessiva dei danni prodotti dal sisma.

L’audizione ha rappresentato un’importante occasione per discutere dei problemi legati alla ricostruzione e per trovare soluzioni efficaci per accelerare il processo e garantire la sicurezza delle persone colpite dagli eventi sismici.

Nella parte finale dell’articolo ti parlerò dell’incontro tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione e l’ANCE, durante il quale sono stati affrontati importanti temi legati alla ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia. Tra questi, la difficoltà di cessione dei crediti legati al 110%, l’esigenza di ampliare il numero di imprese attive nella ricostruzione, l’utilizzo della nuova piattaforma digitale Gedisi per accelerare i tempi di pagamento dei lavori alle imprese esecutrici e la necessità di lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci e superare le difficoltà nella ricostruzione. Tutte questioni che rappresentano un’ulteriore sfida per garantire che le persone colpite dagli eventi sismici possano tornare alla normalità il prima possibile.

 

Stato attuale della ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia:

La stima complessiva dei danni prodotti dal sisma 2016 al patrimonio pubblico e privato del Centro Italia colpito è pari a 26,5 miliardi di euro. Tuttavia, questa cifra è destinata a lievitare a causa dell’incremento elevato dei prezzi dei materiali edili registrato negli ultimi 12 mesi, come dichiarato anche dall’ex Commissario per la Ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini.

Al 31 dicembre 2022, erano stati liquidati alle imprese esecutrici per la ricostruzione privata circa 2,5 miliardi di Euro. Inoltre, erano stati erogati 935 milioni di euro per opere pubbliche. In sostanza, a 7 anni solari dal sisma, la ricostruzione (ossia la somma della ricostruzione pubblica e di quella privata) ha raggiunto solo il 12% della stima complessiva dei danni prodotti dal sisma.

Ci sono diversi fattori che hanno determinato questo stato delle cose. Innanzitutto, le difficoltà del mercato dei crediti fiscali derivanti da interventi coperti da incentivo. Inoltre, il persistere delle problematiche dei rincari ed in parte dall’irreperibilità dei materiali. Anche il dinamismo normativo ha generato – a volte – problematiche sul fronte attuativo e di coordinamento.

E’ importante notare che l’incremento elevato dei prezzi dei materiali edili registrato negli ultimi 12 mesi, come dichiarato anche dall’ex Commissario per la Ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini, potrebbe far lievitare la stima complessiva dei danni.

E’ chiaro che c’è ancora molto da fare per garantire che la ricostruzione del Centro Italia possa progredire in modo efficace ed efficiente. E’ importante continuare a lavorare per superare questi ostacoli e garantire che le zone colpite possano tornare alla normalità il più presto possibile.

 

Fattori che determinano la lentezza nella ricostruzione materiale: 

Hai sentito parlare della lentezza nella ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia causato dagli eventi sismici verificatisi negli anni 2009 e 2016, ma ti sei mai chiesto quali sono i fattori che determinano questo stato delle cose?

Il coordinatore dell’Area sisma dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ci fornisce alcune risposte. Innanzitutto, ci sono le difficoltà del mercato dei crediti fiscali derivanti dagli interventi coperti da incentivo. Inoltre, il persistere delle problematiche dei rincari ed in parte dall’irreperibilità dei materiali rende più difficile e costoso procedere con la ricostruzione.

Ma non solo, anche il dinamismo normativo può ingenerare problematiche sul fronte attuativo e di coordinamento, come ad esempio nel caso delle cosiddette unifamiliari, estromesse con un decreto aiuti quarter, a causa di un errore di penna, dal novero dei casi ammessi al superbonus.

Inoltre, la complessità delle pratiche burocratiche e l’elevato numero di soggetti coinvolti nella ricostruzione possono rendere il processo più lento e complesso.

E’ importante sottolineare che questi sono solo alcuni dei fattori che influiscono sulla lentezza della ricostruzione materiale e che ci sono ancora molte sfide da affrontare per garantire che la ricostruzione avvenga in modo tempestivo ed efficace.

 

Conclusione:

In conclusione, l’audizione dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) presso la Commissione Ambiente e Lavori pubblici del Senato ha messo in luce la situazione attuale della ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia causato dagli eventi del 2009 e del 2016. Come abbiamo visto, i danni stimati ammontano a 26,5 miliardi di euro e, a 7 anni dal sisma, la ricostruzione ha raggiunto solo il 12% di questa cifra. I fattori che determinano questa lentezza nella ricostruzione sono molteplici, tra cui le difficoltà del mercato dei crediti fiscali, i rincari e l’irreperibilità dei materiali, e il dinamismo normativo.

Per superare queste difficoltà e accelerare la ricostruzione, potrebbero essere necessarie alcune soluzioni tra cui:

  • Trovare una soluzione per le difficoltà del mercato dei crediti fiscali, in modo da incentivare gli investitori a partecipare alla ricostruzione;
  • Lavorare per ridurre i rincari e garantire la disponibilità dei materiali edili;
  • Migliorare la coordinazione e l’attuazione delle norme per evitare problemi sul fronte dell’applicazione delle stesse;
  • Sfruttare al meglio la nuova piattaforma digitale Gedisi per accelerare i tempi di pagamento dei lavori alle imprese esecutrici.

È importante che tutte le parti interessate lavorino insieme per trovare soluzioni efficaci e superare le difficoltà nella ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia, in modo da garantire che le persone colpite dal sisma possano tornare alla normalità il prima possibile.

L’ Ing. Resparambia ha quindi presentato alcune proposte, nate dal confronto costante con il Sistema Associativo delle zone terremotate e con le principali imprese impegnate nella ricostruzione, volte a garantire la tempestività, la semplificazione e l’efficacia dell’attività mirata alla ricostruzione. Tra queste proposte:

  • utilizzo dei crediti fiscali ricondotto ai meccanismi previsti per l’erogazione dei contributi;
  • requisiti previsti per unifamiliari cratere sismico;
  • previsione della remissione in bonis al contribuente per la comunicazione dell’asseverazione di efficacia degli interventi ai fini della riduzione del rischio sismico;
  • maggiori poteri al Commissario;
  • stabilizzazione utilizzo combinato del prezzario unico del cratere e dei prezzari regionali;
  • revisione costante – su base ISTAT – del costo parametrico;
  • ampliamento casi per il quali è prevista la maggiorazione del contributo concedibile;
  • norma che stabilisca che la perdita del contributo si verifica solo dove ciò è specificamente previsto;
  • interventi volti ad agevolare ed accelerare la rimozione e la gestione dei rifiuti derivanti dalla demolizione degli edifici pubblici e privati;
  • pacchetto di proposte su qualificazione Soa, autonomia negoziale nella stipula dei contratti di appalto, varianti e controlli;
  • proroga delle agevolazioni tariffarie di energia, gas e acqua;
  • possibilità utilizzo contributo anche per le unità collabenti comprese all’interno di aggregati edilizi.

 

L’incontro di ANCE con il Commissario Castelli e la necessità di più imprese:

Per concludere, il Commissario Straordinario per la ricostruzione, Sen. Guido Castelli, si è incontrato con una delegazione dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) per discutere di alcuni importanti temi legati alla ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia.

Il primo tema affrontato è stato quello dei problemi legati alla cessione dei crediti 110%, che impattano pesantemente sulla ricostruzione. Castelli ha espresso la volontà di lavorare insieme all’ANCE per trovare soluzioni efficaci che possano garantire la tempestività, la semplificazione e l’efficacia dell’attività di ricostruzione.

Il secondo tema trattato è stato quello dell’esigenza di ampliare il numero di imprese che operano nel cratere, per garantire una maggiore efficienza e tempestività nella ricostruzione.

Il Commissario ha anche menzionato l’importanza di sfruttare la nuova piattaforma digitale Gedisi per accelerare i tempi di pagamento dei lavori alle imprese esecutrici, e ha chiesto alla delegazione ANCE di cooperare per valutare eventuali esigenze di miglioramento della stessa.

Infine, sono stati discussi anche i temi dei protocolli di legalità e dei controlli sui cantieri, per garantire che la ricostruzione avvenga in modo trasparente e conforme alle leggi in vigore.

In sintesi, l’incontro tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione e l’ANCE ha messo in luce la necessità di lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci e superare le difficoltà nella ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia, in modo da garantire che le persone colpite dal sisma possano tornare alla normalità il prima possibile. In particolare, è stato evidenziato il problema legato alla cessione dei crediti 110%, che impatta pesantemente sulla ricostruzione, e l’esigenza di ampliare il numero di imprese che operano nel cratere. È stato inoltre discusso l’importanza dei protocolli di legalità ed i controlli sui cantieri, così come l’utilizzo della nuova piattaforma digitale Gedisi per accelerare i tempi di pagamento dei lavori alle imprese esecutrici. In generale, l’incontro ha mostrato l’importanza di una stretta collaborazione tra il Commissario Straordinario e l’ANCE per garantire la tempestività, la semplificazione e l’efficacia dell’attività di ricostruzione.

Fonti: 
Commissario straordinario Ricostruzione Sisma 2016
ANCE

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Danilo Torresi

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