Scopri le ultime notizie sulla cessione del credito del Superbonus 110, incluse le soluzioni offerte da Regioni e Province per sbloccare il meccanismo inceppato. Ti spiego cosa ha generato il blocco e la situazione attuale, e la potenziale soluzione con acquisto dei crediti da parte delle Regioni.
Le ultime notizie sulla cessione del credito riguardano Regioni e Province che entrano nel mercato per aiutare privati ed imprese a sbloccare il meccanismo.
Sardegna, Basilicata e la Provincia di Treviso stanno dando il via ad una nuova soluzione per risolvere il blocco della cessione del credito del Superbonus 110.
LO STATO ATTUALE
La cessione del credito e lo sconto in fattura sono le opzioni alternative alla fruizione diretta in dichiarazione dei redditi dei crediti maturati dal Superbonus e dagli altri bonus per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Il meccanismo normativo ad oggi prevede la cessione con dei limiti. La prima cessione libera verso chiunque, con successivi 3 ulteriori passaggi a soggetti vigilati, tra i quali, le banche in qualsiasi momento possono cedere ai propri correntisti con partita IVA.
I cessionari possono utilizzare il credito in compensazione dei propri oneri fiscali, con le stesse annualità previste dal bonus.
IL BLOCCO ATTUALE
Attualmente il meccanismo però risulta “inceppato”. Svariati interventi normativi nel 2022 hanno prima bloccato, e poi maldestramente cercato di risolvere la situazione. Risultato? Uno scoraggiamento generale del mercato, anche a causa dell’incertezza normativa.
L’ultimo intervento normativo è arrivato con l’art. 9 del Decreto Aiuti quater convertito con modificazioni nella LEGGE 13 gennaio 2023, n. 6, che ha aggiunto il terzo anello ai passaggi tra soggetti vigilati.
È stata tentata anche la strada di ridurre la responsabilità in solido dei soggetti cessionari, per limitarla ai soli casi di concorso in violazione con dolo o colpa grave.
Su questo è intervenuta con l’Art. 33-ter la legge di conversione del Decreto Aiuti bis – LEGGE 21 settembre 2022, n. 142. Che è andata a modificare il Decreto Aiuti e l’art. 121 del Decreto Rilancio. Il tutto poi recepito e spiegato dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare 33/E del 06 ottobre 2022.
Comunque sia, le banche e le Poste nel momento in cui sto scrivendo, stanno procedendo a smaltire i crediti dei lavori già avviati, senza però accettarne di nuovi.
Ad oggi è oggettivamente complicato (per non dire impossibile) trovare chi accetta i crediti per nuove cessioni.
POTENZIALE SOLUZIONE
Da qualche giorno si sta parlando di una nuova possibilità che potrebbe essere un’opportunità interessante per sbloccare i crediti incagliati e le future cessioni.
Sono partite alcune iniziative da delle Regioni (Sardegna, Basilicata e Piemonte) e dalla Provincia di Treviso, che hanno come obiettivo quello di programmare un sistema per acquisire i crediti, sia da banche che da privati.
Sarebbe un’opportunità interessante visto che per la sola Regione Sardegna si parlerebbe di oltre 40 milioni di euro al mese. La Basilicata, contemporaneamente alla programmazione, ha avviato un’indagine per stabilire l’ammontare dei crediti presso il proprio circuito regionale.
Delle tre, per ora solo la Provincia di Treviso ha effettuato in concreto un piccolo acquisto di credito da delle banche locali, che però è significativo per la tendenza futura.
⚠️Aggiornamento al 10 febbraio 2023: Si aggiungono alla lista anche le Regioni Puglia e Campania.
SPIRITO DI EMULAZIONE
Queste notizie sono una ventata di aria fresca in questa situazione, oramai da troppi mesi, stagnante. Chissà che non sia la scintilla che provochi l’innesco di un sistema che spinga altre Regioni ed enti locali ad emulare le soluzioni in fase di programmazione.
In attesa delle modifiche normative più volte richieste al Governo, atte a risolvere il blocco della cessione del credito, questa potrebbe essere la soluzione che da un senso all’attuale meccanismo che regola la cessione dei crediti.
Fonti:
IlSole24Ore
Decreto Aiuti quater
Decreto Aiuti bis
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grazie
Interessante. Speriamo davvero che si apra questa possibilità in tutte le Regioni.
Aggiornerò prontamente con nuovi contenuti video e articoli. Già oggi si parla di nuove Regioni.