Cessione del credito 2023 ultime notizie: il Governo vieta lo sblocco e fa lo sgambetto alle Regioni


Le ultime notizie sullo sblocco della cessione del credito, e le indiscrezioni dal Governo che intende vietare la possibilità di cessione a tutti, non solo a Regioni e Province. In questo articolo ti descrivo le ultime novità che non promettono nulla di buono, né per il Superbonus, né per le altre agevolazioni.


In un recente articolo ti avevo parlato della possibilità che si era aperta per lo sblocco della cessione del credito dei bonus edilizi, alle Regioni e Province.

Recentissime indiscrezioni vedono il Governo opporsi a tale soluzione e anzi, l’intenzione sembrerebbe quella di legiferare per vietare esplicitamente la cessione del credito a tutti, non solo verso gli enti pubblici. La modifica passerà attraverso un decreto, del quale già circola la bozza, che modificherà l’art. 121 del Decreto Rilancio.

LO STATO ATTUALE DEL BLOCCO DELLA CESSIONE
A seguito della raffica normativa del 2022 conclusasi ad inizio 2023 con la conversione in legge del Decreto Aiuti quater, nulla è cambiato sul fronte dello sblocco della cessione del credito.

Ad oggi le banche, così come altri soggetti finanziari, non accettano nuove cessioni ed i crediti bloccati, stimati sui 15 miliardi di euro, gravano sulle spalle di imprese che rischiano il fallimento, e sui cittadini che hanno investito i risparmi di una vita, senza possibilità di completare il cantiere nel peggiore dei casi.

Senza soldi e senza casa.

Da tutti gli addetti i lavori, attraverso le associazioni di settore, viene chiesto da tempo a gran voce che venga risolto il problema in modo veloce e definitivo.

I tentativi come quello di ridurre la responsabilità solidale dei cessionari o l’allungamento della catena di cessioni a soggetti vigilati, insieme a tutti gli altri intervenuti nel corso degli ultimi 12 mesi, non hanno sortito alcun effetto.

Non c’è stata la volontà di risolvere il problema ed il Governo, attraverso il Ministro Giorgetti era stato chiaro qualche mese fa; la cessione del credito è una possibilità e non un diritto. Tradotto: non abbiamo intenzione di riattivarla.

LA SOLUZIONE DELLE REGIONI ALL’ORIZZONTE
Non più di qualche giorno fa, le notizie avevano aperto ad una nuova speranza. Alcune Regioni e Province avevano avviato uno studio per inquadrare normativamente la possibilità di accettare i crediti dei bonus edilizi, da banche e privati.

Se dal Governo non c’erano aperture per un aiuto, forse la soluzione sarebbe arrivata in modo inaspettato dalle Regioni e gli enti locali che, se dovessero attivarsi, secondo una stima apporterebbero al mercato della cessione svariati miliardi di euro

Le notizie parlano già di altre, oltre Sardegna, Piemonte e Basilicata, che avrebbero avviato uno studio di una soluzione. 

Come parte dello studio avviato, le Regioni hanno chiesto al MEF – il Ministero dell’Economia e delle Finanze – di inquadrare la possibilità dal punto di vista normativo affinché si concretizzi un’operazione sicura.

IL GOVERNO RISPONDE
La risposta del Governo non è stata quella che ci si aspettava. Secondo le indiscrezioni trapelate, invece di attivarsi per aiutare a raggiungere l’obiettivo, sembrerebbe che abbia avviato uno studio per vietare esplicitamente la possibilità di cessione a Regioni e Province. Addirittura con un prossimo provvedimento normativo.

Se dovesse essere confermata e dovesse concretizzarsi questa linea di condotta, non sarebbe più un “non agire” per “non risolvere” il blocco della cessione, ma addirittura ostacolare attivamente ogni possibile soluzione alternativa. Il che, a mio avviso, sarebbe preoccupante e non prometterebbe nulla di buono per il futuro del settore immobiliare e dell’edilizia.

CONCLUSIONI
Auspico che le notizie trapelate siano un’esagerazione e che invece il Governo si attiverà per agevolare una possibilità, arrivata in modo inaspettato, come quella di cedere il credito a Regioni e Province. Sarebbe un’opportunità per salvare un settore che, finito il volàno dei lavori avviati, vedrà un brusco stop nel prossimo futuro.

⚠️ AGGIORNAMENTO POST PUBBLICAZIONE:
– 16 febbraio 2023 stop a tutte le cessioni.
Ad integrazione di quanto scritto finora, arrivano notizie sul contenuto della bozza del prossimo decreto. Il Governo sta valutando di bloccare qualsiasi cessione del credito derivante dai bonus edilizi, intervenendo sull’articolo 121 del DL 34 del 2020. Ci saranno solo alcune eccezioni per i lavori già avviati, altrimenti per il resto e per i nuovi sarà la fine di un’epoca.
– 17 febbraio 2023: DECRETO-LEGGE 16 febbraio 2023, n. 11 Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77
Con tempistiche credo mai viste prima, nello stesso giorno trapelano indiscrezioni, viene approvato il testo in CDM, firmato dal Presidente Mattarella e pubblicato la stessa sera in Gazzetta Ufficiale un Decreto costituito da 3 articoli.

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti.

Fonte: IlSole24Ore

Articolo: CESSIONE DEL CREDITO Superbonus 110 ultime notizie: Regioni e Province acquistano i crediti

Articolo: Superbonus 110 e sblocco cessione del credito ultime notizie: le modifiche 2023 non funzionano

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grazie

Danilo Torresi

20 commenti su “Cessione del credito 2023 ultime notizie: il Governo vieta lo sblocco e fa lo sgambetto alle Regioni”

  1. Trovo che questo provvedimento sia un blitz tipo il famigerato seipermille e lascia col cerino in mano migliaia di imprese e cittadini. Bisogna però essere onesti e vedere la cosa anche da una diversa angolazione: con le tradizionali detrazioni lo Stato spalmava il beneficio concesso su 10 anni invece con lo sconto in fattura, l’impresa sfrutta il credito per pagare imposte, tasse contributi e quant’altro anche in un solo anno, per cui non entrano soldi nelle casse dello Stato, cosa in questo momento insostenibile. Se si guarda da questa prospettiva bisogna ammettere che Conte ha ideato una bomba ad orologeria.

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  2. Salve il nostro condominio ha accettato il superbonus 110 iniziati i lavori i primi di febbraio2022 e si sono fermati a maggio 2022 fino ad oggi i lavori non sono stati ripresi e abbiamo ancora i ponteggi montati cosa mi consigliate

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  3. L’atto immediato che hanno fatto è da ritenersi da Stato dittatoriale! Hanno preso in giro tutti i propri cittadini spolpandoli dei propri averi e giocando sulle loro aspettative! Penso a disabili come me che hanno bisogno di più energia elettrica per uso macchina elettromedicale per grave malattia respiratoria , per la quale ho chiesto pannelli fotovoltaici per sopperire a ciò!
    Se potessi , cambierei Stato!!!!SUBITO!!!

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  4. Ho presentato la CILA ieri sera, 16/02/23 , oggi 17/02/23 mi è arrivato il protocollo.
    Rientra ancora come pratica già in corso o no?
    Non si può emanare un Decreto-Legge che entri in vigore senza alcun preavviso e informazione ufficiale.
    Sono sconcertata.

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    • Bravo Enrico! Lei sì che ha capito tutto! Bravo!
      Le cedo anche il mio cervello: a me pesa, funziona male e mi ha stancato: il suo invece è eccellente e può funzionare per tutti e due.
      Grazie di esistere.

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    • Come al solito in Italia non si hanno certezze sugli investimenti ed è per questo che le aziende straniere non investono e quelle locali scappano è vergognoso

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  5. Per quanta riguarda il blocco della cessione del credito ( decreto legge n 11 16/02/2023) , ho visto che ci saranno delle eccezione per alcune tipologie di lavori già avviati. Qualcuno potrebbe dirmi per cortesia quali sarebbero questi lavori ?

    Grazie

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  6. Quando il Min. Giorgetti dice che la cessione è un’opzione e non un diritto mente: o per malafede o per disinformazione.

    Per chi è a regime forfettario è l’unica opzione; la norma che non preveda una modalità per cui anche chi paga l’imposta sostitutiva possa usufruire della detrazione è una norma destinata solo a una fetta di popolazione.

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  7. Che vergogna ci sono disabili che stanno aspettando bonus lavori barriere architettoniche comprese quelle del cambio ascensore siccome è un lavoro trainato.Almeno lavori barriere architettoniche lo finanziassero totalmente al 100%.

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  8. Questa era la notizia di stamattina….stasera c’è un nuovo articolo su ilsole24ore sul blocco totale di qualsiasi cessione: “Nella bozza del decreto allo studio dell’esecutivo non solo il divieto di acquisti degli enti locali. Spunta anche una norma che disattiverà tutte le cessioni”.

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      • Chi ha fatto già due Sal si trova le imprese in difficoltà e i lavori non terminati, anche se pronti a fare i bonifici e cedere il credito.
        Ma il governo preferisce saldare con credito d’imposta in 10 anni(non ci sono quattrini).

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      • Ho finito e pagato i lavori con il 110 entro il 31.12.2022, ho realizzato più del 30% entro il 30 sett.22. La ditta appaltatrice non ha trasmesso i dati del 1^ Sal dicendo che faceva unica soluzione finale per risparmio spese.Nel frattempo poste e Banca Intesa hanno chiuso, di cui sono correntista. Che fare?

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